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Rocchetta di Genga ha origini antiche e precisamente al basso medioevo quando il territorio era costituito già da "ville" e parrocchie. Fu una consorteria familiare (Giso) a dar vita nei primi decenni del sec. XII ad un insediamento definito Castello, successivamente assoggettato a Rocca Contrada (attuale Arcevia) e in seguito abbandonato con l'intento di creare una nuova "villa" posta più a valle. Dello stesso periodo storico è anche l'antica chiesa di San Michele Arcangelo, appartenente dapprima a Rocca Contrada e grazie a Papa Leone XII poi unita a Genga.

"Rocchetta di Genga, castellum poi castrum ante 1182 Ubicazione: presso l'abitato odierno di Rocchetta di Genga in posizione più elevata, dove il Cat. Greg. riporta il toponimo castello (mappa di Rocchetta, nn. 445- 446), m. 530 circa s.l.m. Estremi cronologici: Sec. fine XII- XX. Cronologia: 1147 - Ai confini di alcune terre donate da privati a Fonte Avellana comitato di Camerino è menzionato un molino dei figli di Pietro; di Gizo (...via publica de Monteameno qui pergit a Sanctum Donnino qui vadit ad molendinum de li filiis de Petri de Gizo..., Fonte Avellana, Il, n. 214); 1148 - ''Una terra de filiis de Giso è menzionata in un'analoga donazione a Fonte Avellana nel comitato di Camerino in fundo lo Capo de lo Faito e in la plaia de lo castello (Fonte Avellana, Il, n. 217); 1182 - altra donazione a Fonte Avellana in curte Valentana di un campo. "....que fuit de filii Giso Petri de Acto de Gisso, qui abitat in curte de Rocha de filii de Giso... " (Fonte Avellana, Il, 297); 1196 - La curia rocce filii Gironi (leggi Gisom) presso Genga è menzionata in una donazione a S. Vittore (S. Vittore, n. 121); 1206 - Sidrach di dnus Tebaldo sottomette partem meam castri Roccette al comune di Rocca Contrada(RRCo, n. 4); 1216 - Nella delimitazione di confini fra Rocca Contrada e Sassoferrato la linea divisoria passa inter Gingam et Roccittam(RRCo, n. 7); 1245 - Da questa data poi l'insediamento fa parte stabilmente del comune di Rocca Contrada ed è menzionato nei documenti come villa (RRCo,nn. 231,274 ecc.); 1403- 1407 - La località è menzionata nuovamente come castrum (ASCAr, Camerlengato, ad annum, c. 159 e sgg. e cc.22v, 29r); 1413 - In un elenco di castelli di Rocca Contrada occupati dai Malatesta si dice che Rocchetta è stata bruciata e abbandonata (Arch. di Stato di Fano, Cod. Mal.,V, c. 21r). La costruzione dell'insediamento si deve ad una consorteria familiare individuabile attraverso la ricorrenza del nome Giso, consorteria che intreccia i suoi interessi nel corso del sec. XII con l'abbazia di Fonte Avellana in una vasta area compresa fra S. Donnino, Valentana e appunto Rocchetta. Le poche e scarne notizie permettono di collocare la fondazione del castello nella prima metà del sec. XII. Dopo il suo assoggettamento a Rocca Contrada da parte di uno dei consorti, il nucleo più antico edificato nella parte più elevata del monte, dove sorgeva anche la chiesa di S. Angelo, viene via via abbandonato e sopravvive la villa sorta nel frattempo ai suoi piedi. Resta da interpretare il riferimento al castrum dei primi del '400 e che cosa sia accaduto dopo la distruzione avvenuta negli anni seguenti."

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